Ursula von der Leyen ha spiegato ai cadetti danesi il motivo per cui è fondamentale che l’Unione europea si riarmi.
La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha parlato ai cadetti danesi, spiegando il motivo per il quale è fondamentale che l’Unione europea proceda al riarmo. “Non possiamo permetterci di essere sottomessi dalla storia“, ha sottolineato nell’incontro, affermando che, nella seconda metà del decennio, andrà a formarsi “un nuovo ordine internazionale” e che l’Europa, per evitare la guerra, deve essere preparata alla stessa.
Le dichiarazioni di Von der Leyen a Copenhagen
All’incontro con i cadetti danesi a Copenaghen, Ursula von der Leyen ha parlato dei temi che compongo il Libro Bianco sulla Difesa che la Commissione Europea presenterà il 19 marzo 2025. La Presidente della Commissione Europea, dunque, ha sottolineato il fatto che “Se L’Europa vuole evitare la guerra, deve prepararsi alla guerra“.
In sostanza, fonde evidenzia il fatto che per sopravvivere l’Unione europea deve essere in grado di sopravvivere con le proprie forze, alla luce dello scenario politico mondiale che, negli ultimi tempi, si è venuto a creare.
Inoltre rassicura i cittadini danesi e della Groenlandia che l’Europa tutelerà, ad ogni modo e in ogni momento, la sovranità e l’integrità territoriali.
Le dichiarazioni sulla Russia
La presidente della Commissione Europea, dunque, ha sottolineato l’importanza di costruire un’architettura di sicurezza sulla quale fare affidamento e che, nei fatti, secondo la sua visione, non può essere data per scontata.
A questo punto, dunque cita la Russia, di cui, dice “conosciamo già la sua determinazione nel negare ad altri paesi il diritto di scegliere la propria strada” e che, negli ulti anni, ha mostrato di voler attuare “un percorso irreversibile verso la creazione di un’economia di guerra“.
Pertanto, secondo la presidente, “dobbiamo vedere il mondo così com’è e dobbiamo agire immediatamente per affrontarlo“, mediante un nuovo ordine internazionale che andrà a formarsi a partire da questo decennio in poi.
